Ristrutturazione green casa di montagna

Come scegliere i materiali giusti per ristrutturare una casa di montagna

Scegliere i materiali che servono per ristrutturare una casa di montagna è uno dei passi primari che un progettista deve compiere per presentare ai clienti una visione reale della loro casa in stile alpino.
Ne parliamo con Sergio Rocca di “37100” che progetta e realizza case di montagna da tanti anni, attraverso un coinvolgimento “esperienziale” dei clienti.

Rispetto delle tradizioni, del paesaggio e delle architetture alpine delle valli sono uno dei punti cardine della proposta di “37100” con base a Verona che realizza case interamente Made in Italy. Una scelta mirata a salvaguardare un patrimonio artigianale che appare ormai in estinzione e che Sergio Rocca difende strenuamente con il suo impegno professionale.

 

Il parere dell’Esperto: parliamo con Sergio Rocca

Incontriamo Sergio Rocca sulle Dolomiti di Brenta, dove risiede parte del suo cuore di scalatore estremo e dove egli ama ritirarsi.

“Scegliere materiali naturali per ristrutturare case di montagna è una scelta assolutamente semplice da fare.
Pietre del luogo, legnami in travi e assi e grasselli di calce, sono da centinaia di anni i materiali più semplici da reperire nelle “terre alte” ci racconta mentre camminiamo sul sentiero dei 5 laghi dal quale si può ammirare un panorama meraviglioso sulle guglie del Brenta.
Oggi nuovi modelli costruttivi prefabbricati permettono persino di realizzare case interamente in legno, e questo forse è oggi il modello più green in auge tra i costruttori”

37100 per quanto riguarda gli esterni delle case si rivolge a pochi e selezionati artigiani delle montagne trentine e altoatesine.
Rivestimenti in granito vengono studiati e progettati direttamente con le cave di pietra, mentre per il legname da rivestimento esterno, abbiamo maggiori possibilità. Possiamo lavorare con Larice di nuovo taglio, proveniente dalle nostre montagne, ma per quanto riguarda il legno di recupero invece riusciamo a rintracciare larice in assi grazie a dei fidati raccoglitori.

Iniziamo a scendere verso il lago delle Malghette e Sergio Rocca ci indica la Bocca di Brenta dove il nuovo Rifugio Brentei è stato da poco ristrutturato.
Ci racconta che è stato fatto un lavoro importante di ristrutturazione della vecchia struttura, dove un nuovo volume aggiunto dal taglio moderno, permette di ammirare il Crozzon di Brenta con la sua famosa parete Nord-Est, attraversata dal canalone ghiacciato Neri.

L’animo dell’alpinista emerge, ma poi subito si ricollega sull’intervista.

“In relazione invece al mondo dell’interior design, oggi la scelta di materiali per donare agli interni delle case un fascino irresistibile è immensa.
Io disegno case di ogni genere e tipo e quindi possiamo utilizzare legni di conifera stratificati sia nuovi che vecchi o lavorati con evaporazioni in base alla richiesta del cliente. 
Anche in questo caso abbiamo a disposizione degli artigiani che recuperano il legno vecchio e lo lavorano per permettere alle falegnamerie di utilizzare materiali che non possono curvarsi o dilatare.
Relativamente alle finiture del legno, io ormai uso quasi sempre vernici a 0 gloss, quindi invisibili all’occhio, ma che permettono un’impermeabilizzazione del legno.
Il cliente base chiede ormai sempre di avere mobili protetti da cadute di liquidi o alcool che macchiano implacabilmente i legni lasciati grezzi o solamente cerati”.

 

L’impatto ambientale di una ristrutturazione in montagna

Gli chiediamo cosa pensa di questa moda che vede tanti architetti rivisitare in chiave moderna gli interni di Chalet e case di montagna.

“È difficile giudicare il lavoro degli altri. Io se devo essere sincero essendo un creativo mi fido solamente del mio istinto e mantengo la mia duttilità per rispondere alle esigenze di qualsiasi tipo di cliente. 
A Madonna di Campiglio tra poco lavoreremo su un progetto che vede proprio l’incrocio tra tradizione e modernità! È una vera sfida in questo caso, perché le dimensioni ridotte dell’unità immobiliare obbligano un progettista come me a dimostrare di essere capace di dare al cliente la massima vivibilità di ogni spazio.”

Arriviamo al Rifugio Malghette, situato sull’omonimo lago, e ci fermiamo a riposare e mangiare, ma per concludere questo incontro, chiediamo Sergio Rocca di dare una sua valutazione sull’impatto ambientale che le Dolomiti da anni sopportano con il nascere di nuove strutture e l’ampliamento delle vecchie.

“Le Dolomiti di Brenta rimangono comunque un paradiso e un unicum anche nel panorama delle Dolomiti classiche. Tutto dipende dalla loro morfologia, e dal fatto che se vuoi affrontarle devi salire a piedi verso di loro. Non esistono strade che ti portano in altitudine come in tanti altre valli Dolomitiche. Ad oggi la responsabilità dell’impatto ambientale relativo all’architettura di montagna dipende solo dagli uomini a cui è affidato il controllo dei territori.
A noi progettisti e realizzatori di case di montagna invece resta la responsabilità di salvaguardare con la nostra arte, tradizioni e stili attraverso l’utilizzo anche di materiali sempre più green da utilizzare insieme a nuove tecnologie che possono abbattere consumi energetici e inquinamento delle valli di montagna.”

 

 

Sergio Rocca è architetto, interiori designer, creativo e amante della montagna.
Da anni, con 37100, si adopera per realizzare ristrutturazioni nella zona alpina, conferendo alle case di montagna tutto il suo amore per i materiali e la natura che le circonda.
Con il suo lavoro e l’aiuto di artigiani del luogo, cerca di preservare la bellezza dell’architettura di montagna, dei suoi materiali naturali e della sua cultura, ma donando un tocco di personalità moderna alle sue opere.

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