Sono molti i dispositivi di sicurezza indispensabili per garantire la sicurezza negli edifici, soprattutto quelli frequentati da molte persone come palazzi o grattacieli. L’incendio è tra gli eventi più temuti ed è per questo che dal 2015 esiste un Codice di Prevenzione degli Incendi, creato in concerto con le normative europee.
Tra i dispositivi fondamentali per combattere fuochi ed incendi ci sono gli evacuatori di fumo e calore. Questi elementi sono oggetto di specifici progetti che li predispongono a funzionare anche in condizioni proibitive, per garantire l’evacuazione corretta di calore e fumo dall’edificio, al fine di agevolare l’uscita delle persone e l’ingresso dei soccorritori.
Le fiamme bruciando plastiche, gomme e vernici rendono l’aria irrespirabile oltre a provocare fumo e un enorme innalzamento della temperatura dentro all’edificio. Gli evacuatori aiutano a liberare gli ambienti da fumo e calore, a protezione delle persone e anche dell’edificio stesso.
Gli evacuatori di fumo e calore vengono sottoposti a controlli periodici per garantire il loro funzionamento. La manutenzione degli evacuatori di fumo e calore prevede che il controllo sia effetuato semestralmente e annualmente.
La tecnologia e tipi di evacuatori
Come risaputo l’aria calda, essendo più leggera di quella fredda, tende naturalmente a salire verso l’alto, per questo motivo gli evacuatori di fumo e calore sono posti sui tetti e sulle pareti degli edifici.
La tecnologia di questi dispositivi studia e sfrutta i flussi di ventilazione naturale per garantire un “drenaggio” costante di aria calda dal basso verso l’alto, per un continuo ricircolo di aria nuova dentro l’edificio. Le soluzioni progettuali devono inoltre garantire che questi evacuatori riescano a lavorare in ogni situazione, anche con forti venti o piogge.