Nanoparticelle di oro contro alcune malattie neurogenerative del cervello, un altro studio scientifico che mette in risalto come la nanotecnologia da utilizzare nell’uomo sia quanto mai una realtà già ben consolidata soprattutto per quanto riguarda le sperimentazioni attuali.
Il metallo prezioso più antico e apprezzato si dimostra ancora una volta un elemento fondamentale e non solo nei tanti ambiti come quello finanziario come bene rifugio, che può essere facilmente riconvertito presso un compro oro Firenze o di alte città ma anche come elemento risolutivo in molte applicazioni per il benessere e la cura dell’uomo
La ricerca sulle nanoparticelle di oro, da utilizzare per contrastare malattie importanti come l’halzheimer, è stato pubblicato su @acsnano, lo studio è stato portato avanti da scienziati internazionali tra cui anche alcuni italiani del centro IIT di Lecce e di Genova, che ne è stato il coordinatore.
Le nanoparticelle di oro, che sono cinquanta volte più grandi delle molecole dei farmaci fino ad adesso utilizzati contro queste malattie neurodegenerative del cervello, inibirebbero i ricettori di glutammato esterni alle sinapsi.
Una azione che eviterebbe il sovra eccitamento dei neuroni che è la causa principale di molte malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Questa ricerca apre la possibilità di poter realizzare nuove terapie e nuovi farmaci in grado di ottenere risultati soddisfacenti e soprattutto senza effetti collaterali.
Il funzionamento di queste nuovi metodi di cura basati sulle nanoparticelle di oro contrasta la eccitotossicità che è uno dei fattori, che fuori dai normali parametri, porta alla morte cellulare dei neuroni del cervello.
Le aspettative su questa ricerca sono molto alte in quanto sarà fondamentale per mettere a punto nuovi farmaci con varie malattie del cervello ad oggi di difficile gestione come: l’epilessia, l’ictus oltre al già citato halzheimer.
Se da un lato si deve tale successo alla nuova scienza che studia la nanotecnologia dall’altro ad essere di importanza fondamentale è anche l’utilizzo dell’oro, un metallo prezioso che ha proprietà intrinseche che non finiscono mai di stupire e che forse giustificano l’ancestrale bramosia che il genere umano ha sempre dimostrato verso questo metallo nobile.
L’oro è già molto utilizzato in campo medico essendo tra i metalli più compatibili tra quelli che possono vivere dentro al corpo umano anche in organi particolarmente complessi come è il nostro cervello.