Operatori professionali in oro è una definizione che nasce con il decreto legge del 2017 realizzato per definire norme ad hoc per il settore dei compro oro Firenze, Pisa e di ogni altro luogo del nostro paese.
Dopo anni di confusione anche il settore dei compro oro, nato e diffuso nei primi anni del 2000, ha avuto regole certe seppur molto stringenti rispetto alle altre categorie commerciali.
Con l’introduzione del nuovo decreto nasce anche la denominazione operatori professionale in oro che vuole classificare tutti coloro che fanno commercio in oggetti in oro e sono autorizzati da Banca Italia.
Queste attività devono anche essere inscritte al registro dell’Oam che è l’ente di controllo preposto, oltre a queste devono seguire linee guida molto precise per il commercio dell’oro tra cui quella di detenere un archivio fotografico di ogni oggetto acquistato da privati.
Queste operatori autorizzati da Banca Italia possono acquistare e vendere oro di qualsiasi tipo da quello da investimento a quello usato.
Per oro da investimento si intende l’oro in lingotti o placchette il cui peso sia superiore ad 1 grammo.
L’oro da investimento in lingotti deve essere di purezza pari o superiore a 995 millesimi, mentre per quanto riguarda le monete d’oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800 .
Rimane scontato che tali attività possono commerciare anche in oro usato di qualsiasi altro tipo o purezza a prescindere dalla forma e dalla condizione in cui si trovi.
Nel caso dell’oro usato generalmente queste viene poi destinato a successive lavorazione che lo rendono nuovamente oro puro in lingotti nuovi che saranno rimessi sul mercato al prezzo spot del momento.
Esistono anche attività che pur non essendo autorizzate da Banca Italia commerciano in oro usato, in questi casi tali attività non riconosciute come operatori professionali in oro devono vendere l’oro usato acquistato ai banchi metalli autorizzati per effettuare le lavorazioni di conversione in oro nuovo.