Recessione è il termine con cui si definisce un periodo economicamente contraddistinto da una diminuzione dei consumi che porta ad una diminuzione dei beni e dei servizi prodotti.
Questo fenomeno economico determina conseguenze anche molto negative nell’economia reale come mancanza di lavoro con conseguente diminuzione della liquidità e del lavoro.
Durante la recessione molti settori diminuiscono la produzione dei beni e dei prodotti che non vengono venduti, questo porta generalmente anche ad una diminuzione del valore dei beni.
L’oro è uno dei pochi beni che non subiscono una diminuzione di valore ne durante una recessione ne durante altre tipologie di crisi economiche e finanziarie più profonde, anzi tende ad aumentare di valore proprio durante queste congiunture economiche negative.
Il prezioso metallo giallo è non per nulla considerato il bene rifugio per eccellenza che non ha mai tradito le aspettative nei momenti di congiuntura economica più difficili.
Per questo motivo sia gli stati che alcuni privati previdenti ne detengono riserve che nei momenti di difficoltà economica possano essere facilmente monetizzati vendendo ad attività come i compro oro Firenze, Pisa, ecc.
La recessione viene conteggiata per mezzo del Pil che è la somma di valore dei beni e dei servizi prodotti annualmente da uno stato e che durante un periodo di recessione diminuisce in quantità.
Il motivo per cui l’oro non diminuisce di prezzo in periodi di recessione, e non solo, è che investitori e risparmiatori in queste fasi tendono a proteggere il valore del proprio denaro acquistando oro.
L’aumento della richiesta del prezioso metallo determina un aumento del prezzo secondo la classica legge della domanda e dell’offerta.
L’oro in periodi di tranquillità economica tende a stabilizzarsi su un prezzo costante ma nei momenti di crisi che determinano la sfiducia degli investitori la quotazione oro inizia ad aumentare sostenuta dall’aumento di richiesta del prezioso metallo giallo.
