La scuola, un tema molto importante e attuale sul quale ci si confronta da tanto tempo, la linea che si è deciso di seguire è quella di un impegno costante da parte degli operatori che nel mondo della scuola svolgono la loro mansione, per cercare di dare il meglio in una situazione difficile e complessa.
Gli operatori all’interno della scuola, si parla di Ata, insegnanti, insomma tutti gli attori che nel mondo della scuola hanno una parte attiva, stanno lavorando al meglio delle loro possibilità. In questo modo per i ragazzi è garantita una continuità scolastica che in caso contrario sarebbe molto difficile da portare avanti.
Tuttavia la domanda che ci si pone da più parti è:” Che aria si respira nella scuola? A che punto siamo? Come stanno affrontando gli operatori questi mesi molto difficili nei quali siamo stati messi sotto pressione?” Vedendo all’impegno di ognuno, sicuramente il bilancio di questi mesi di scuola, nonostante le evidenti difficoltà che vengono riscontrate, è veramente positivo.
Eppure, al di là di quelle che sembrano essere le difficoltà oggettive che emergono da quando è presente questa emergenza sanitaria, il problema è il grande scollamento che esiste tra il Ministero dell’Istruzione, sui problemi che tutto il comparto delle scuole sta affrontando e in che modo le norme per garantire la sicurezza dei bambini e dei lavoratori nelle scuole vengono applicate.
Ancora una volta il quadro è chiaro e allo stesso tempo confuso. Da una parte emerge il grande impegno che i docenti di tutte gli ordini di scuole stanno mettendo nel loro lavoro, nella didattica a distanza, dall’altra emerge tutta la preoccupazione per un quadro che sembra confuso, non chiaro in quelle che sono le intenzioni da parte del Ministero dell’Istruzione.
Una sorta di scollamento pericoloso che ancora una volta rende molto tesa tutta la situazione e fa capire come il momento che stiamo vivendo è complesso e difficile. Nonostante queste nuvole all’orizzonte, l’impegno da parte di tutti gli operatori coinvolti nel comparto è massimo.
Non potrebbe essere altrimenti, visto il momento di grande difficoltà che stiamo vivendo. Questo è quello che emerge dalle parole della Segretaria Nazionale della Federazione Ugl scuola per come in questi momenti di grande difficoltà e tensione, tutto il settore sta reagendo.
Lavorando ogni giorno con grande senso di responsabilità e consapevole dell’importanza di dare continuità didattica al settore della scuola. Il grande impegno si esprime ogni giorno. I bambini delle primarie vanno a scuola, e pur con le dovute cautele, riescono a fare lezione e a portare avanti gli impegni legati al difficile anno scolastico che stanno vivendo.
Ma se da una parte emerge chiaramente la soddisfazione per come il comparto scuola, seppure sotto pressione stia reagendo all’emergenza in atto, dall’altra i dubbi, le perplessità e le paure per i numeri legati ai contagi che sembrano spesso essere sottovalutati dalle autorità competenti.
Oltre a questo nel comparto della scuola da tanti anni, una quantità infinita di supplenti precari, svolgono con impegno compiti educativi e organizzativi senza che nulla venga a loro riconosciuto.